Formello 26/01/2018
Il Giorno della Memoria nella scuola di Formello
La straordinaria opera di Jella Lepman, il suo impegno a favore dell'infanzia dopo gli orrori della Shoah, sono stati al centro del Giorno della Memoria 2018 organizzato anche quest'anno da Il Melograno Solidarietà Ambiente Cultura. Oltre duecento i ragazzi delle terze medie coinvolti dalla Scuola secondaria di I grado Roberto Rossellini, di Formello, con il coordinamento del professor Massimiliano Ottocento. Una giornata importante quella di oggi – ha affermato il presidente de Il Melograno Giovan Battista Brunori - aprendo l'incontro venerdi 26 gennaio scorso: il Giorno della Memoria – durante il quale si fa memoria dell'apertura dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, la più grande macchina della morte messa in piedi dal regime nazista - “serve per ricordare gli orrori de passato ma anche porre le basi per costruire un mondo di pace, nel quale le differenze non siano considerate un pericolo ma un arricchimento.”

Durante il regime nazista sei milioni di ebrei furono deportati torturati ed uccisi barbaramente tra immani sofferenze perché qualcuno aveva deciso che gli ebrei, persone inermi e innocenti, anche anziani donne e bambini, andavano eliminati fisicamente. Se Hitler era un pazzo psicopatico, un intero popolo però gli è andato dietro, un popolo messo in ginocchio dalla sconfitta nella prima guerra mondiale, umiliato dagli accordi di pace, poi impoveritosi con una spaventosa crisi economica e terrorizzato dalla paura di perdere il proprio benessere: un popolo che si faceva sedurre da ideologie razziste e violentemente antisemite e giungeva ad affidarsi ad un dittatore che prometteva di saziare la loro rabbia con deliranti progetti di superiorità sulle altre nazioni.
Dopo che Miriam una giovane giovane volontaria dell'associazione ha letto alcuni brani tratti dal Diario di Anna Frank mentre il suono della chitarra di un'altra giovane volontaria Sara faceva da sottofondo alla lettura, Della Passarelli, Direttrice della Casa editrice Sinnos, si lanciava nel racconto della straordinaria storia di Jella Lepman, giornalista ebrea scampata alla Shoah che dopo la guerra, decise di dare una speranza al popolo tedesco cominciando ad aiutare i bambini che avevano bisogno non solo di cibo per il corpo ma di nutrimento per la loro intelligenza e per il loro spirito. Jella pensò che solo i libri per bambini avrebbero potuto far ripartire la Germania dopo l’orrore del nazismo e che “i bambini avrebbero mostrato agli adulti la strada da percorrere” per rimettere il “mondo sottosopra” nel verso giusto. Dall'impegno di questa donna coraggiosa è nata la più importante biblioteca per ragazzi del mondo, attiva ancora oggi a Monaco e l'istituzione di Ibby (International Board on Books for Young people, Consiglio Internazionale sui libri per i giovani) oggi presente in 70 paesi e impegnata nella promozione dei libri di qualità per l'infanzia. Passarelli ha inoltre messo in guardia i presenti dal razzismo di chi anche oggi vuole fare  dei migranti un nuovo bersaglio dell'odio sociale, un parafulmine su cui scaricare la rabbia e le paure della popolazione. 
 I ragazzi della scuola Rossellini di Formello hanno visto in silenzio un filmato sulle visite degli studenti ad Auschwitz, quindi ascoltato per due ore filate gli interventi: dopo il saluto dell'assessore alla Scuola Cinzia Bonafede e l'assessore alla Cultura Federico Palla, che hanno sottolineato l'importanza dello studio della storia e per l'educazione dei ragazzi il sindaco Gianfilippo Santi ha ricordato il valore della celebrazione del Giorno della Memoria, e allo stesso tempo ha ricordato chi, durante le persecuzioni, ha rischiato la vita per aiutare i perseguitati, come i formellesi che nascosero e protessero i figli della famiglia Bises: Santi ha ricordato il coraggio di personaggi come Bruno Sbardella (futuro sindaco di Formello) che, da muratore esperto, aiutò i commercianti Bises a nascondere nella loro casa formellese i loro beni, tirando su in fretta e furia una parete prima che lo scoprissero i tedeschi che avevano requisito il cosiddetto “castelluccio” e lo avevano fatto diventare il loro quartier generale.
Da parte sua, il presidente del Melograno Brunori ha ricordato che proprio Il Melograno, grazie al lavoro di Giovanna Micaglio, ha raccolto nel corso degli anni il racconto degli anziani formellesi e recuperato un pezzo di storia che rischiava di andare dimenticata per sempre. Come la storia del “gruppo di falsari” composto di impiegati comunali con in testa lo stesso podestà fascista, che terminato l'orario di ufficio chiudevano le porte del comune e cominciavano a produrre documenti falsi che poi venivano consegnati agli ebrei, documenti che consentirono loro di sfuggire alle persecuzioni e di avere salva la vita. Notizie emerse nel corso del convegno “I Giusti di Formello” organizzato nella Sala Orsini da Il Melograno in occasione del Giorno della Memoria 2011.
E' la dimostrazione che, anche nei momenti più oscuri della storia, c'è sempre la possibilità di mettersi dalla parte del bene, come fecero i “giusti di Formello” e come fece Giorgio Perlasca, che pur essendo fascista non esitò a salvare migliaia di perseguitati diventando così un esempio luminoso di coraggio in un mondo piombato nelle tenebre dell'odio antisemita.
A questo proposito il sindaco Santi ha proposto l'idea di far aderire gli studenti di Formello ai viaggi della memoria ad Auschwitz, divenuto negli ultimi anni esempio virtuoso di una scuola che aiuta i ragazzi a diventare cittadini consapevoli del dovere di fare ciascuno la propria parte per costruire un mondo libero dall'odio.