Roma 17/05/2022
IL MELOGRANO ALLA CONFERENZA NAZIONALE CONFASSOCIAZIONI: IL TERZO SETTORE TRA ATTUAZIONE RIFORME E PNRR.

Intervento di Giovan Battista Brunori Presidente dell’associazione “Il Melograno Solidarietà Ambiente Cultura” su “Contrastare la povertà educativa e culturale migliorando la qualità della vita con il volontariato”
Sentiamo sempre più spesso parlare di emergenza educativa, povertà culturale, analfabetismo di ritorno. In Italia la gente legge sempre meno e i risultati si vedono: chiudono agenzie di stampa e giornali, le televisioni e le radio faticano a stare sul mercato. La metà dei quindicenni non è in grado di comprendere un testo in italiano. La qualità del tessuto sociale si va deteriorando: chi non studia, non si informa, non legge, aumenta il proprio distacco dalle istituzioni, diventa vulnerabile, diviene vittima inconsapevole delle opinioni degli altri, è facilmente preda di fake news e catturato dalle reti dei complottisti.
La povertà educativa, la povertà culturale riguarda tutti noi. Un paese povero culturalmente, con un sistema educativo fragile è un paese fragile anche economicamente, un paese che non si sviluppa, non si innova, non ha futuro. La povertà culturale, assieme alle difficoltà economiche, possono divenire una minaccia per la democrazia. Ma si può invertire la tendenza.
Sentiamo sempre più spesso parlare di emergenza educativa, povertà culturale, analfabetismo di ritorno. In Italia la gente legge sempre meno e i risultati si vedono: chiudono agenzie di stampa e giornali, le televisioni e le radio faticano a stare sul mercato. La metà dei quindicenni non è in grado di comprendere un testo in italiano. La qualità del tessuto sociale si va deteriorando: chi non studia, non si informa, non legge, aumenta il proprio distacco dalle istituzioni, diventa vulnerabile, diviene vittima inconsapevole delle opinioni degli altri, è facilmente preda di fake news e catturato dalle reti dei complottisti.
La povertà educativa, la povertà culturale riguarda tutti noi. Un paese povero culturalmente, con un sistema educativo fragile è un paese fragile anche economicamente, un paese che non si sviluppa, non si innova, non ha futuro. La povertà culturale, assieme alle difficoltà economiche, possono divenire una minaccia per la democrazia. Ma si può invertire la tendenza.
Più un paese è attrezzato culturalmente più regge la sfida della globalizzazione.
Si nota invece una tendenza al degrado in molti campi che sembra inarrestabile. Il cittadino è disorientato, cresce la rabbia sociale.
E’ necessario invertire la tendenza al degrado, e questo si può fare a partire dalla realizzazione di iniziative concrete che modifichino la realtà un po’ alla volta, iniziative che abbiano come obiettivo la cura della persona a 360 gradi: si può fare tendenza, con iniziative di beneficenza a favore dei più deboli, promuovendo la cura dell’ambiente naturale, promuovendo la cultura per tutti. L’associazione Il Melograno Solidarietà Ambiente Cultura nasce nel 2007 a Le Rughe, nel quadrante a Nord di Roma, nel Parco di Veio. Obiettivo: migliorare la qualità della vita delle persone del territorio, soprattutto le più fragili, migliorare la comunicazione tra le generazioni, migliorare la comunicazione tra le culture, etnie, tra religioni diverse. Da 15 anni Il Melograno promuove la cultura della solidarietà, della cura dell’ambiente, del volontariato, la cultura del dono, in sintonia con quanto sancito dal decreto legislativo 117 del 2017.
Frutto maturo dell’associazione è la nascita di una Biblioteca di quartiere nella sede del Centro Civico Comunale: Il “Bibliomelograno” 5000 volumi classificati da volontari secondo i più qualificati standard internazionali, biblioteca nata nel 2019 grazie ad una gara di solidarietà culturale che ha visto case editrici e singoli cittadini donare libri.
La biblioteca è privata ma accresce l’offerta culturale pubblica: è collegata con la biblioteca comunale di Formello.
La biblioteca è un luogo di cultura che entra in rete con le altre istituzioni della cultura, ma è anche un luogo di scambio delle idee. In biblioteca si leggono libri, si presentano libri con gli scrittori, si organizzano mostre, si presentano tesi di laurea degli studenti, si tengono conferenze, si riuniscono circoli dei Lettori. Si tengono laboratori creativi, laboratori di lettura con persone con bisogni speciali, con diversamente abili.
La biblioteca è anche un luogo di incontro. E’ un presidio democratico aperto a tutti, a tutte le idee, che favorisce la cultura, il dialogo e la coesione sociale. E’ un’oasi dove si respira aria pura.
Quella che vedete in questa slide è la Sala Fantasia, realizzata dai volontari del Melograno, pensata per i lettori più piccoli, con arredi “morbidi” e tappetoni dove i bambini si siedono per leggere un libro adatto a loro.
I bambini che più hanno sofferto a causa della pandemia si stanno riaffacciando alla vita sociale:
entrano in biblioteca, timidi, talvolta sembrano camminare sulle uova, aprono un libro, chiedono ai genitori di lasciarli leggere. Prima di fare il giornalista ho fatto l’insegnante: ho riscontrato che un bambino che acquisisce il gusto per la lettura manterrà questa disposizione per tutta la vita. Attraverso i bambini anche gli adulti si avvicinano alla biblioteca.
Non basta fare il bene, ma occorre “far bene” il bene.
Non basta la buona volontà, che pure è indispensabile per migliorare la qualità della vita, ma serve continuità, serietà, trasparenza, affidabilità, e quindi anche professionalità.
Per questo è necessaria un’alleanza forte tra associazioni, professionisti del terzo settore, volontari, per riuscire a ideare progetti, redigerli, partecipare a bandi, portarli a realizzazione. Quando le associazioni collaborano, come è avvenuto tra il Melograno e l’Admi, possono nascere grandi eventi, come quello organizzato al Viminale contro la violenza nel mondo dello sport, nel 2008.
L’identità e la forza del Terzo Settore risiedono nella sua capacità di fare rete: semplificare le procedure è necessario ma non basta; saper fare progetti e realizzarli è necessario ma non sempre è sufficiente, è necessario anche fare rete superando i personalismi e mettendo al centro il bene comune, come recita il decreto legislativo 117 all’articolo 1.
Trovare volontari per iniziative che abbiano come obiettivo la cura della persona, il benessere di tutti, particolarmente dei più svantaggiati, oggi non è facile, ma si può fare. Occorre però tenere alta la qualità delle idee, la qualità dei progetti e della loro realizzazione.
E’ possibile aprire un varco nel clima di sfiducia che ci circonda, il vero “nemico” da combattere si può aprire una breccia nel muro che blocca i movimenti e le aspirazioni dei cittadini.
Possiamo bonificare il territorio un pezzo per volta, rendendolo un posto migliore dove
vivere
Particolarmente vincente investire nella collaborazione con le scuole e altre istituzioni come i Tribunali per i minorenni per favorire una cultura inclusiva e della legalità.
Con il progetto Pillole antiodio, Il Melograno assieme ad altre realtà associative ha coinvolto alcuni ragazzi di Cagliari sottoposti a condanne per episodi di bullismo, razzismo e antisemitismo, attraverso un dialogo con i ragazzi online, un percorso di letture, a cui i ragazzi hanno risposto molto bene.
Il Melograno ha sostenuto la nascita di una biblioteca scolastica a Roma, coinvolgendo giovani writers e altre associazioni; ha portato nelle scuole il progetto di lettura “Tour dei Desideri”, un percorso di letture collegate ai sogni, alle aspirazioni e ai desideri dei ragazzi. Sono centinaia i desideri degli studenti scritti in forma anonima e affidati ad un post-it, e ai quali abbiamo risposto con letture a loro dedicate. I corsi di formazione per insegnanti hanno stimolato i docenti ad aggiornarsi sulla letteratura per ragazzi: il Melograno ha organizzato corsi a Lampedusa, ad Acerra, a Roma, A Formello.
Il Terzo Settore è una casa che va ingrandita e rafforzata, va implementata, con fiducia e continuità. E’ una parte dell’Italia migliore.
In conclusione, parafrasando la celebre frase di Kennedy potremmo dire: “Non chiediamoci solo cosa può fare il Terzo Settore per noi, chiediamoci anche cosa possiamo fare noi per il Terzo Settore.”
Si nota invece una tendenza al degrado in molti campi che sembra inarrestabile. Il cittadino è disorientato, cresce la rabbia sociale.
E’ necessario invertire la tendenza al degrado, e questo si può fare a partire dalla realizzazione di iniziative concrete che modifichino la realtà un po’ alla volta, iniziative che abbiano come obiettivo la cura della persona a 360 gradi: si può fare tendenza, con iniziative di beneficenza a favore dei più deboli, promuovendo la cura dell’ambiente naturale, promuovendo la cultura per tutti. L’associazione Il Melograno Solidarietà Ambiente Cultura nasce nel 2007 a Le Rughe, nel quadrante a Nord di Roma, nel Parco di Veio. Obiettivo: migliorare la qualità della vita delle persone del territorio, soprattutto le più fragili, migliorare la comunicazione tra le generazioni, migliorare la comunicazione tra le culture, etnie, tra religioni diverse. Da 15 anni Il Melograno promuove la cultura della solidarietà, della cura dell’ambiente, del volontariato, la cultura del dono, in sintonia con quanto sancito dal decreto legislativo 117 del 2017.
Frutto maturo dell’associazione è la nascita di una Biblioteca di quartiere nella sede del Centro Civico Comunale: Il “Bibliomelograno” 5000 volumi classificati da volontari secondo i più qualificati standard internazionali, biblioteca nata nel 2019 grazie ad una gara di solidarietà culturale che ha visto case editrici e singoli cittadini donare libri.
La biblioteca è privata ma accresce l’offerta culturale pubblica: è collegata con la biblioteca comunale di Formello.
La biblioteca è un luogo di cultura che entra in rete con le altre istituzioni della cultura, ma è anche un luogo di scambio delle idee. In biblioteca si leggono libri, si presentano libri con gli scrittori, si organizzano mostre, si presentano tesi di laurea degli studenti, si tengono conferenze, si riuniscono circoli dei Lettori. Si tengono laboratori creativi, laboratori di lettura con persone con bisogni speciali, con diversamente abili.
La biblioteca è anche un luogo di incontro. E’ un presidio democratico aperto a tutti, a tutte le idee, che favorisce la cultura, il dialogo e la coesione sociale. E’ un’oasi dove si respira aria pura.
Quella che vedete in questa slide è la Sala Fantasia, realizzata dai volontari del Melograno, pensata per i lettori più piccoli, con arredi “morbidi” e tappetoni dove i bambini si siedono per leggere un libro adatto a loro.
I bambini che più hanno sofferto a causa della pandemia si stanno riaffacciando alla vita sociale:
entrano in biblioteca, timidi, talvolta sembrano camminare sulle uova, aprono un libro, chiedono ai genitori di lasciarli leggere. Prima di fare il giornalista ho fatto l’insegnante: ho riscontrato che un bambino che acquisisce il gusto per la lettura manterrà questa disposizione per tutta la vita. Attraverso i bambini anche gli adulti si avvicinano alla biblioteca.
Non basta fare il bene, ma occorre “far bene” il bene.
Non basta la buona volontà, che pure è indispensabile per migliorare la qualità della vita, ma serve continuità, serietà, trasparenza, affidabilità, e quindi anche professionalità.
Per questo è necessaria un’alleanza forte tra associazioni, professionisti del terzo settore, volontari, per riuscire a ideare progetti, redigerli, partecipare a bandi, portarli a realizzazione. Quando le associazioni collaborano, come è avvenuto tra il Melograno e l’Admi, possono nascere grandi eventi, come quello organizzato al Viminale contro la violenza nel mondo dello sport, nel 2008.
L’identità e la forza del Terzo Settore risiedono nella sua capacità di fare rete: semplificare le procedure è necessario ma non basta; saper fare progetti e realizzarli è necessario ma non sempre è sufficiente, è necessario anche fare rete superando i personalismi e mettendo al centro il bene comune, come recita il decreto legislativo 117 all’articolo 1.
Trovare volontari per iniziative che abbiano come obiettivo la cura della persona, il benessere di tutti, particolarmente dei più svantaggiati, oggi non è facile, ma si può fare. Occorre però tenere alta la qualità delle idee, la qualità dei progetti e della loro realizzazione.
E’ possibile aprire un varco nel clima di sfiducia che ci circonda, il vero “nemico” da combattere si può aprire una breccia nel muro che blocca i movimenti e le aspirazioni dei cittadini.
Possiamo bonificare il territorio un pezzo per volta, rendendolo un posto migliore dove
vivere
Particolarmente vincente investire nella collaborazione con le scuole e altre istituzioni come i Tribunali per i minorenni per favorire una cultura inclusiva e della legalità.
Con il progetto Pillole antiodio, Il Melograno assieme ad altre realtà associative ha coinvolto alcuni ragazzi di Cagliari sottoposti a condanne per episodi di bullismo, razzismo e antisemitismo, attraverso un dialogo con i ragazzi online, un percorso di letture, a cui i ragazzi hanno risposto molto bene.
Il Melograno ha sostenuto la nascita di una biblioteca scolastica a Roma, coinvolgendo giovani writers e altre associazioni; ha portato nelle scuole il progetto di lettura “Tour dei Desideri”, un percorso di letture collegate ai sogni, alle aspirazioni e ai desideri dei ragazzi. Sono centinaia i desideri degli studenti scritti in forma anonima e affidati ad un post-it, e ai quali abbiamo risposto con letture a loro dedicate. I corsi di formazione per insegnanti hanno stimolato i docenti ad aggiornarsi sulla letteratura per ragazzi: il Melograno ha organizzato corsi a Lampedusa, ad Acerra, a Roma, A Formello.
Il Terzo Settore è una casa che va ingrandita e rafforzata, va implementata, con fiducia e continuità. E’ una parte dell’Italia migliore.
In conclusione, parafrasando la celebre frase di Kennedy potremmo dire: “Non chiediamoci solo cosa può fare il Terzo Settore per noi, chiediamoci anche cosa possiamo fare noi per il Terzo Settore.”